Pazienti ed operatori sanitari insieme per un affiancamento ai postumi della patologia oncologica
Benvenuti...
Chi Siamo
L'Associazione Percorsi persegue l'obiettivo di affiancare pazienti, familiari ed operatori sanitari, medici ed infermieri, nel periodo successivo all'intervento chirurgico, a seguito di patologia oncologica, in particolar modo stomizzati e incontinenti URO-FECALI.
Come è avvenuto in altre epoche con malattie come la peste, la tubercolosi o la sifilide (o come continua a succedere oggi con l'AIDS), il cancro, per la sua stretta associazione nel vissuto psicologico con l'idea della morte, determina atteggiamenti sociali in cui prevale un carattere marcato di irrazionalità, di paura e di difesa.
Per ciò che riguarda la dimensione psicologica, va considerato che la mente, come l'organismo, reagisce con i propri meccanismi di difesa all'aggressione della malattia, e che tale reazione è il risultato dell'interazione di molte variabili quali l'età, il sesso e la qualità della vita precedente la malattia.
L'intervento riabilitativo dal punto di vista psicologico consiste nell'affrontare con il paziente la soluzione dei problemi direttamente associati con la malattia attraverso la promozione di strategie di adattamento positivo alla nuova situazione di vita e nel superamento delle difficoltà insorte nella vita quotidiana dopo la scoperta della malattia neoplastica. In ogni caso, tale superamento è estremamente facilitato dall'utilizzazione di una tecnica di riabilitazione fisica corretta, che incrementa notevolmente la qualità di vita del paziente e ne facilita il reinserimento familiare e sociale.
Quindi, rimane da sottolineare che i problemi fisici, psichici e sociali sono fra loro strettamente correlati e che un paziente oncologico può necessitare di un attivo supporto psicologico e sociale protratto nel tempo, anche dopo il termine della terapia antineoplastica.
E' qui che si colloca Percorsi.
L'Associazione "Percorsi" nasce nel 2005 per affiancare pazienti colpiti da malattia oncologica in quel percorso che va dalla diagnosi alla riabilitazione. Nuove modalità per stare insieme, per comunicare l’importanza dell’essere persone, per uscire dall’isolamento di un cambiamento dovuto ad una patologia che modifica la vita e le giornate di tutti coloro che interagiscono con essa: il soggetto direttamente interessato, gli operatori sanitari, i familiari. Una novità che comporta fatica e dolore solo ad essere accettata e che assorbe energie quotidiane solo al pensiero di viversela da soli. È qui che si colloca l’Associazione Percorsi, pensata come rete concreta di braccia, mani, pensieri, proposte, sogni, mezzi e risorse pronte ad affiancare senza etichettamento né identificazioni tra sani ed ammalati, ma nella consapevolezza di far vivere ogni differenza insieme ad altre differenze, semplicemente perché insieme è meglio. Evitare insieme inutili disagi, percorrere insieme un tratto della storia comune, affrontare insieme il cambiamento, trovare insieme le soluzioni, sorridere insieme al miglioramento, gioire insieme per una ritrovata tranquillità. “Quando andrà realizzato, vivrà l’idea che ogni risorsa va impiegata in azioni di significato. Non ci sono attori e destinatari, ma solo persone che entrano in relazione per vivere responsabilmente il proprio tempo”.